L'Agenzia delle Entrate ha chiuso l'operazione "case fantasma" con l'attribuzione a più di 492mila immobili di una rendita presunta complessiva di 288 milioni. Si tratta dell'ultima fase dell'attività di controllo sui fabbricati sconosciuti al Catasto, che ha fatto emergere, su oltre 2,2 milioni di particelle, oltre 1,2 milioni di unità immobiliari urbane non censite. In totale vale 825 milioni la somma delle rendite catastali certe e presunte degli immobili scovati, con un maggior gettito potenziale stimato in circa 589 milioni, di cui 444 ai fini Imu, 137 Irpef e cedolare secca e 7,5 milioni ai fini dell'imposta di registro sui canoni di locazione.
L'Agenzia delle Entrate ha previsto, in attesa dell'accatastamento definitivo, l'attribuzione d'ufficio di una rendita presunta agli immobili mai dichiarati e non ancora regolarizzati. In particolare, 537 milioni sono le rendite definitive, cioè attribuite dopo che gli interessati hanno provveduto spontaneamente a presentare gli atti di aggiornamento del Catasto, mentre raggiungono il valore di 288 milioni quelle presunte, cioé attribuite d'ufficio, perché gli immobili non erano stati accatastati volontariamente dai contribuenti alla data del 30 novembre 2012, giorno in cui si é chiusa l'attività di accertamento sui fabbricati non dichiarati. In totale 825 milioni: 1,2 milioni di immobili sono stati censiti dall'inizio dell'operazione di controllo, di cui 769mila hanno trovato una rendita catastale definitiva e 492mila ancora presunta. Il maggior gettito dell'operazione 'case fantasma è stimato, nel caso in cui le rendite presunte fossero confermate,dal Dipartimento delle Finanze in
circa 589 milioni, anche se sul gettito ai fini Imu pesa la parziale abolizione decisa dal governo.
circa 589 milioni, anche se sul gettito ai fini Imu pesa la parziale abolizione decisa dal governo.
Fonte : Case24Plus
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