Fiscalità locale, un meccanismo perverso
Colombo Clerici lancia l'allarme sulla Service Tax e sul rischio che essa continui a danneggiare i Comuni più virtuosi
“Il primo aspetto problematico della istituenda Service Tax, nei termini in cui la stessa si va delineando, è che questo tributo finisca per recepire e perpetuare le distorsioni insite nel sistema della fiscalità locale italiana”. Lo ha dichiarato ieri, intervenendo sul Sole 24 Ore, il presidente di Assoedilizia,Achille Colombo Clerici, che ha aggiunto: “Lo sta dimostrando il caso del ripianamento dei bilanci comunali, a seguito della introduzione esenzione/sospensione Imu prima casa, dove lo Stato sta procedendo su una strada sbagliata. La vicenda del bilancio del Comune di Milano è illuminante al proposito”.
Colombo Clerici illustra la questione del capoluogo lombardo che, pur essendo tra i maggiori finanziatori dello Stato, da esso riceve proporzionalmente meno rispetto alle altre città. Questo perché il sistema fiscale è basato sulla storicizzazione del gettito, di modo che in sede di trasferimenti si trovano avvantaggiati quei Comuni che nel tempo hanno tenuto più alte le imposte locali. Il presidente di Assoedilizia descrive come “perverso” questo sistema in quanto spingerebbe i Comuni a praticare l’immediato massimo carico fiscale verso i contribuenti.
“Questa disfunzione – conclude Colombo Clerici – ci deve ammonire sul rischio che con la Service Tax si possa perpetuare tale distorsione. Il che vanificherebbe qualsiasi beneficio derivante da un possibile federalismo fiscale competitivo. Non ci potrà essere, in altre parole, autonomia fiscale nei Comuni e quindi assunzione di responsabilità dei sindaci davanti ai cittadini/contribuenti fin tanto che non vi sarà una equiparazione di tutti i Comuni nel rapporto con lo Stato”.
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