lunedì 7 ottobre 2013

Legge di stabilità: più soldi in busta paga per i lavoratori, ecco tutte le novità

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Legge di stabilità: più soldi in busta paga per i lavoratori, ecco tutte le novità

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La legge di stabilità avrà come obiettivo principale la crescita del Paese e la riduzione del cuneo fiscale.

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Service Tax, Iva, cuneo fiscale cosa cambierà?Legge di stabilità: cosa cambierà?
Si attende con trepidazione, ora che la maggioranza è rinsaldata, il provvedimento che potrebbe ridare fiducia al Paese: la legge di stabilità. Il capo del GovernoLetta punta molto sulla crescita dell'Italia, ecco cosa prevedrebbe la misura tanto attesa da tutti gli italiani.
Il Governo, scongiurata la crisi della scorsa settimana, può puntare l'attenzione verso lalegge di Stabilità. Il primo intervento che riveste carattere di massima urgenza per la ripresa economica è la riduzione del cuneo fiscale, una misura attesa ed invocata a gran voce sia dalle imprese che dai sindacati.
Per cercare di ridurre il gap tra quanto il lavoratore guadagna e quanto costa all'azienda, si pensa ad un intervento di 4-5 mld, che agevolerà sia le aziende quanto i lavoratori, che potranno vedere in busta paga una media che va dai 250 ai 300 euro in più. Una misura, quindi, che potrebbe permettere ai cittadini italiani di tornare a risparmiare o quanto meno di avere qualche soldo in più sul conto corrente per arrivare con più facilità alla fine del mese.
La seconda misura riguarderebbe la riforma del catasto, necessaria per rendere le imposte (tra le quali la futura service tax) più proporzionali al valore degli immobili; questo sarà determinato non solo più dal numero dei vani, ma dai metri quadri dell'abitazione e dal valore dell'immobile sul mercato.
La service Tax, a detta di esperti come Luigi Casero, sarà inferiore alla somma di Imu e Tares e vi saranno agevolazioni sulla prima casa.
Le misure dovranno però rispettare il limite del deficit-Pil del 3%, questo implicherà quindi una ricerca di risorse per contenere e rimediare allo sforamento già avvenuto, ragione per cui l'aumento dell'Iva al 22%, come sostiene Saccomanni, non è una misura reversibile, anzi sul tavolo proposte per ritoccare anche le aliquote minime del 4% e del 10%.
Fonte : SuperMoney

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