martedì 15 ottobre 2013

La Trise al posto della Tares

La Trise al posto della Tares

Di Francesco Cerisano
La Trise al posto della Tares

Sarà Trise la nuova, (e come al solito ostica) sigla con cui i contribuenti italiani dovranno familiarizzare dal 2014. Il nuovo tributo sui servizi comunali manderà in pensione, dopo un solo anno di vita, la Tares e si articolerà in due componenti: la prima, a copertura dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani, denominata Tari; la seconda, a copertura dei servizi indivisibili dei comuni, chiamata Tasi. Lo pagheranno non solo i proprietari di immobili ma anche gli inquilini (in misura compresa tra il 10% e il 30% secondo quanto stabilito dai comuni con regolamento), visto che il presupposto di imposta è «il possesso, l’occupazione o la detenzione a qualsiasi titolo di unità immobiliari» (o di locali e aree scoperte suscettibili di produrre rifiuti per quanto riguarda la Tari), con vincolo di solidarietà tra i componenti del nucleo familiare. Il versamento sarà in quattro rate trimestrali (16 gennaio, 16 aprile, 16 luglio e 16 ottobre) ma i comuni potranno variare la scadenza e il numero delle rate di versamento e sarà consentito il pagamento in unica soluzione entro il 16 giugno. Per la componente rifiuti si terrà conto delle superfici calpestabili dichiarate o accertate ai fini dei precedenti prelievi (Tarsu, Tares).
FONTE : ItaliOggi

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