giovedì 10 ottobre 2013

Decreto Imu, per i mutui con sostegno Cdp priorità all'acquisto di case in classe A, B o C




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  • EDILIZIA PRIVATA | 10 ottobre 2013

    Decreto Imu, per i mutui con sostegno Cdp priorità all'acquisto di case in classe A, B o C

    Giuseppe Latour
    Fonte: Edilizia e Territorio
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  • I mutui finanziati con il sostegno di Cassa depositi e prestiti dovranno essere destinati preferibilmente all'acquisto di abitazioni in classe energetica A, B o C. Questa limitazione, introdotta all'articolo 6 del provvedimento, è la novità principale che le commissioni Bilancio e Finanze della Camera hanno inserito con il disegno di legge di conversione al decreto Imu (Dl n. 102/2013). Dopo un martedì di lavoro serrato, allora, il provvedimento si avvicina a grandi passi al voto in Aula.

    Leggi gli emendamenti approvati dalle commissioni Bilancio e Finanze della Camera
    La vecchia formulazione della norma prevedeva che i finanziamenti di Cdp fossero destinati all'acquisto di abitazioni principali e a interventi di ristrutturazione ed efficientamento energetico. A questa clausola viene aggiunta una doppia limitazione. Gli acquisti dovranno essere destinati preferibilmente ad immobili in classe energetica A, B o C. E, per tutti i mutui, sarà data priorità alle giovani coppie e alle famiglie numerose.

    La convenzione tra Abi e Cdp, poi, dovrà occuparsi anche di come i tassi agevolati a favore delle banche andranno a scaricarsi in maniera vantaggiosa sui mutuatari. L'accordo, secondo un altro emendamento, dovrà indicare infatti «le modalità con cui i minori differenziali sui tassi di interesse in favore delle banche si trasferiscono sul costo del mutuo». Gli istituti di credito, quindi, non potranno lucrare in alcun modo su questo tipo di operazioni.

    Una precisazione arriva sul fronte dell'Imu sulle abitazioni invendute. Il decreto adesso specifica che nel 2013 l'imposta resta dovuta fino al 30 giugno. L'esenzione a favore delle imprese, quindi, scatterà solo dalla seconda rata dell'Imu, in scadenza a dicembre, come già affermato dalla prima formulazione del provvedimento.

    Diversi i cambiamenti portati al pacchetto casa. Viene rivisto il peso delle misure a sostegno di acquirenti e locatari, dando qualche risorsa in più a questi ultimi. Il Fondo per l'accesso alla prima casa perde 40 milioni di euro e viene finanziato con soli 20 milioni nel 2014 e 2015 (prima erano 60 in totale). Questo denaro viene trasferito sul fondo per l'accesso alle abitazioni in locazione, che passa da 60 milioni a 100 milioni di euro tra il 2014 e il 2015.

    Quanto al fondo per la morosità incolpevole, viene specificato che le sue risorse saranno appannaggio dei Comuni che abbiano attivato, alla data di entrata in vigore della legge di conversione, bandi o altre procedure amministrative in favore di questi inquilini. Inoltre, il decreto del ministero dell'Economia che dovrà ripartire i fondi tra le Regioni avrà anche il compito di stabilire «i criteri e le priorità da rispettare nei provvedimenti comunali che dettano le condizioni di morosità incolpevole che consentono l'accesso ai contributi». Quindi, i soldi saranno destinati solo a chi ne ha realmente bisogno, secondo i paletti fissati dall'esecutivo. Inoltre, nel riparto, il Governo dovrà darà priorità alle Regioni che «abbiano emanato norme per la riduzione del disagio abitativo che prevedono percorsi di accompagnamento sociale per i soggetti sottoposti a sfratto».
    Fonte : Il Sole24Ore  Quotidiano della casa & del territorio
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