mercoledì 1 ottobre 2014

Arriva il fotovoltaico in versione “pocket”


Arriva il fotovoltaico in versione “pocket”

Oggi sono sempre più diffusi gli impianti fotovoltaici in miniatura, facilmente installabili che potrebbero essere utilizzati da parte del singolo condomino che vuole realizzare l'impianto a beneficio personale evitando eventuali complicazioni per l'utilizzo delle zone comuni
Che cosa sono? Quando si parla di pannelli fotovoltaici si pensa subito agli impianti realizzati sui tetti delle case e dei capannoni per alimentare, in tutto o in parte, le abitazioni e le attività commerciali. Oggi sono sempre più diffusi gli impianti fotovoltaici in miniatura e in versione pocket, dalle dimensioni molto più ridotte rispetto agli impianti ordinari, per l'illuminazione di giardini, gazebi, box auto, il funzionamento dell'impianto d'irrigazione, dei cancelli elettrici e dei citofoni, ecc.
Esistono due tipologie principali di sistemi, a seconda che possano o meno connettersi alla rete elettrica. Gli impianti non collegati alla rete elettrica nazionale prendono il nome di impianti “a isola” o stand alone. Si tratta di impianti autosufficienti che vengono realizzati di solito in aree non servite dalla rete elettrica (edifici isolati, campeggi, camper, imbarcazioni) oppure in sostituzione di un gruppo elettrogeno a gasolio, perciò inquinante. I sistemi con funzione storage hanno invece lo scopo di immagazzinare l'energia durante il giorno e di utilizzarla in qualsiasi altro momento della giornata. Questi sistemi sono connessi alla rete elettrica e la utilizzano come riserva.
La scelta e il dimensionamento dell'impianto implica la valutazione di diversi fattori:
- l'applicazione, ossia i carichi da collegare (tv, radio, elettrodomestici);
- la zona di installazione per scegliere tra l'impianto “stand alone” o “grid connected”;
- periodo di utilizzo;
- tipologia di utenza, cioè corrente continua o alternata.
Per l'installazione di questi mini impianti fotovoltaici è sufficiente avere a disposizione uno spazio abbastanza ridotto: un balcone, un terrazzo,una piccola porzione di tetto o di terreno. La superficie necessaria alla posa del modulo fotovoltaico deve essere esposta a sud e libera da ombreggiamenti, anche temporanei. A tale superficie deve essere aggiunto lo spazio per l'alloggiamento degli altri componenti (regolatori, batteria, inverter), anche questo molto ridotto.
Quanto producono? La scelta tra i sistemi stand alone varia da kit mini da circa 22 Watt picco, in grado di alimentare una lampadina da 7 W – 12 Volt per massimo 7 ore al giorno, ad altri con maggiore potenzialità. I primi utilizzano sistemi più semplici che sfruttano la corrente continua in uscita dai moduli, con una tensione di 12 o 24 Volt.
Nel caso in cui l'impianto debba alimentare elettrodomestici, esso deve fornire corrente alternata ed è dunque necessario l'utilizzo dell'inverter, un apparecchio trasforma la corrente in uscita dai moduli da continua in alternata, aumentando le prestazioni di questo secondo tipo di impianto.
Cosa si può collegare? I mini impianti a corrente continua permettono dunque di collegare lampadine, caricabatteria per cellulari e notebook, frigoriferi e televisori per camper e buche. I sistemi a corrente alternata consentono di alimentare televisori, apparecchi audio-video ed elettrodomestici. Ma questi mini impianti, a corrente continua ed alternata, permettono di alimentare anche apparecchi più potenti come lavatrice, lavastoviglie, aspirapolvere, e ricaricano biciclette e piccole auto elettriche, garantendo, peraltro, un approvvigionamento di potenza indipendentemente dalle condizioni meteorologiche.
Convenienza “pulita”. I mini sistemi solari offrono un'alternativa più economica a chi è costretto a pagare prezzi elevati, ad esempio, per impianti di illuminazione di bassa qualità ed inquinanti, come nel caso delle lampade a cherosene. I mini impianti permettono di accedere a sistemi di illuminazione compatti e ad altri dispositivi elettrici che permettono di guadagnare in energia e salute.
Possibili vantaggi dei mini impianti in condominio. Il mini impianto fotovoltaico stand alonepotrebbe essere utilizzato da parte del singolo condomino che vuole realizzare l'impianto a beneficio personale e non possiede lo spazio sufficiente all'installazione dei pannelli o vuole ovviare ad eventuali complicazioni per l'utilizzo delle zone comuni. E' bene ricordare che il nuovoart. 1122-bis del codice civile (introdotto dall'art. 7 della legge di riforma del condominio n. 220/2012) prevede anche la possibilità d'installare impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili destinati al servizio di singole unità del condominio sul lastrico solare, su ogni altra idonea superficie comune e sulle parti do proprietà individuale dell'interessato. Qualora siano necessarie modificazioni di tali parti comuni, l'assemblea può prescrivere adeguate modalità alternative di esecuzione o imporre cautele a salvaguardia della sicurezza e del decoro architettonico. L'assemblea però, può anche subordinare l'esecuzione alla prestazione, da parte dell'interessato, di idonea garanzia per i danni eventuali.
Un altro possibile utilizzo potrebbe essere rappresentato dall'installazione dei mini impianti per l'illuminazione degli spazi condominiali (cortili, giardini, ingressi, ecc.). A tal proposito la scelta porterebbe a valutare i costi per la realizzazione di un impianto di illuminazione “tradizionale” che comprende la lampada tradizionale, il costo della manodopera per lo scavo, canalina, dei cavi, ecc..e quello delle lampade ad energia solare, che non richiedono alcun costo d'installazione, non essendo connesse alla rete elettrica e l'abbattimento dei costi dell'energia, oltre a rappresentare una scelta ecologica.


Fonte : condominioweb.com

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