mercoledì 27 maggio 2015

Il mercato immobiliare si avvia verso la ripresa

Il mercato immobiliare si avvia verso la ripresa

Agenzia delle Entrate e ABI: bene mutui, compravendite e condizioni di accesso all’acquisto della casa


25/05/2015 - Dopo sette anni con il segno meno il mercato residenziale torna a crescere nel 2014 con un +0,7% rispetto all’anno precedente sui rogiti effettivamente registrati nell’anno.
Il mercato immobiliare si avvia verso la ripresa

Il segnale positivo si riscontra anche per le abitazioni acquistate tramite mutuo ipotecario, con un +12%, e per l’indice di affordability, cioè la possibilità di accesso delle famiglie italiane all’acquisto di un’abitazione, che a fine 2014 risultava pari al 9%, con un +2,3% rispetto all’anno precedente.

Questi alcuni risultati contenuti Rapporto immobiliare residenziale 2015, redatto e pubblicato dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate in collaborazione con l’Associazione bancaria italiana (Abi).
 

Settore immobiliare: lievi segnali di ripresa

Nel corso del 2014 il numero di abitazioni scambiate è stato circa di 421 mila unità, con un +3,5% rispetto all’anno precedente; secondo le Entrate tale numero è nettamente distante dai livelli del periodo 2003-2006, quando si raggiungevano e si superavano le 800 mila abitazioni compravendute.

Inoltre, l’Agenzia sottolinea che l’entità della variazione osservata (+3,5% ) è influenzata dall’introduzione, dal 1° gennaio 2014, di un regime di imposta negli scambi più favorevole, che ha rinviato parte dei rogiti del 2013 al 2014. In tal senso, l’incremento osservato in assenza di tale circostanza è decisamente più timido (+0,7%).

Il rapporto mette in evidenza che la ripresa più accentuata si è registrata nell’area del Centro (+6,5%), seguita dall’area del Nord-Est (+5%) e del Nord-Ovest (+3,4%), dove si concentra la quota più elevata delle transazioni. Ancora contenuti, invece, i rialzi registrati nelle aree del Sud (+0,8%) e nelle Isole (+0,2%).

Per quel che riguarda le grandi città, le migliori performance si registrano a Bologna (+18,5%), Genova (+15%), Roma (+13,9%) e Firenze (+13,3%); seguono Torino (+5,4%), Milano (+5%) e Palermo (+4%). Unica grande città a mantenere ilsegno negativo è Napoli, con il 3,7% di compravendite in meno rispetto al 2013.

Dal rapporto emerge anche che nel 2014 si è optato maggiormente per abitazioni di dimensioni medie e grandi, i cui tassi di variazione sono più elevati rispetto alle abitazioni di dimensioni più contenute. La superficie media di un’abitazione compravenduta nel 2014 è stata di circa 105 mq e varia dai 90 mq, per le abitazioni scambiate nei capoluoghi del Nord ovest, ai 109 mq nei comuni minori del Sud e delle Isole.
 

Mutui e indice di affordability

Secondo il Rapporto Immobiliare le abitazioni acquistate tramite mutuo ipotecario sono state 161.842, con un +12,7% su base annua, con il maggior numero di compravendite registrate al Nord-Ovest (36%) e al Centro (22,5%).

Infine l’indice affordability, elaborato dall’Ufficio Studi Abi secondo consolidate prassi metodologiche, sintetizza l’analisi dei vari fattori (reddito disponibile, prezzi delle case, andamento, tassi di interesse sui mutui) che influenzano la possibilità per le famiglie di comprare casa indebitandosi e ne descrive l’andamento. Nel 2014 l’indice continua nel suo trend positivo, registrando un significativo miglioramento.

In quest’ultimo anno la dinamica positiva è principalmente dovuta ad una forte riduzione del costo dei mutui, mentre continua ad essere positivo anche il contributo dovuto al miglioramento del prezzo relativo delle case rispetto al reddito disponibile.

In miglioramento anche gli aspetti distributivi: nel secondo semestre del 2014, la quota di famiglie che dispone di un reddito sufficiente a coprire almeno il 30% del costo annuo del mutuo per l’acquisto di una casa è pari al 60%, valore superiore di 7 punti percentuali al dato di un anno prima.

Il miglioramento delle condizioni di accesso all’acquisto di una abitazione è risultato piuttosto omogeneo a livello territoriale: la condizione di accessibilità è presente in quasi tutte le regioni ed inoltre sono 8 quelle in cui nel 2014 l’indice ha registrato un massimo storico.

FONTE : EDILPORTALE

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