Cosa succede se, a distanza di alcuni anni dalla sottoscrizione del mutuo, per gravi motivi come perdita improvvisa del lavoro, sospensione o riduzione dell'orario di lavoro o anche gravi condizioni di salute, non si riesce più a pagare le rate del mutuo?
In questi casi  viene incontro l’Associazione bancaria italiana (Abi) , insieme ad altre associazioni dei consumatori per rinnovare il cosiddetto “Piano Famiglie”, grazie al quale le famiglie in difficoltà con un mutuo a carico possono richiedere di sospendere il pagamento delle rate.
Per accedere a questa possibilità, gli aventi diritto possono farne richiesta compilando un apposito modulo, reperibile presso l’istituto di credito che ha erogato il mutuo, e consegnarlo, firmato, entro il 31 marzo 2014.
Condizioni e requisiti per accedere alla sospensione del pagamento delle rate: il “Piano Famiglie” è stato pensato per chi perde il posto di lavoro, a prescindere dal rapporto, per chi si vede ridurre o sospendere l'orario di lavoro per 30 giorni, per chi non è più autosufficiente o decede entro il 28 febbraio 2014.
Il mutuo deve essere stato sottoscritto per l’acquisto della prima casa e non deve essere superiore a 150 mila euro; inoltre sono esclusi quelli a tasso variabile con rata costante. Per accedervi, è altresì necessario che il reddito lordo imponibile non sia superiore a 40 mila euro annui.
Gli interessi maturati per tutta la durata della sospensione (12 mesi) verranno addebitati al mutuatario al termine del periodo di sospensione: questa è la nota più dolente e più “rischiosa” se al termine de periodo concesso non si versa in condizioni economiche migliori.
A breve verrà attivato anche il “Fondo di solidarietà” destinato sempre a chi ha contratto un mutuo.
FONTE : SUPERMONEY