mercoledì 12 febbraio 2014

Plafond casa. Pubblicata la lista delle 20 banche aderenti.

Plafond casa. Pubblicata la lista delle 20 banche aderenti.
Alta adesione che porta al 65% il numero di sportelli coinvolti. Ance: segnale positivo.

Con l’adesione di 20 tra banche e capogruppo, in rappresentanza di oltre il 65% degli sportelli, entra nella fase operativa il “Plafond Casa”, strumento nato con il Decreto 102/2013, convertito con la Legge n. 124/2013, con una dotazione di 2 miliardi di euro, per sostenere l’accesso al credito nel settore residenziale.

Cassa Depositi e Prestiti fornisce alle banche che aderiscono all'iniziativa una dotazione di 2 miliardi tramite i quali sarà possibile ottenere mutui per l'acquisto dell'abitazione principale o per la ristrutturazione e miglioramento dell'efficienza energetica a condizioni particolarmente favorevoli.

Il Plafond Casa è destinato al finanziamento, tramite mutui garantiti da ipoteca, dell’acquisto di immobili residenziali, con priorità per le abitazioni principali, preferibilmente appartenenti ad una delle classi energetiche A, B o C e/o di interventi di ristrutturazione e accrescimento dell’efficienza energetica, con priorità per le giovani coppie, per i nuclei familiari di cui fa parte almeno un soggetto disabile e per le famiglie numerose.

Una specifica Convenzione tra Cassa Depositi e Prestiti e l’Associazione Bancaria Italiana regola le linee guida e le regole applicative per l’utilizzo delle risorse. Beneficiari dello strumento sono le persone fisiche che accedono ai mutui concessi dalle Banche aderenti.

Ance: giro d'affari di oltre 8 miliardi di euro
“Un segnale positivo che fa guardare con ottimismo alla ripresa di un bene fondamentale per gli italiani come la casa”, ha commentato il presidente dell’Ance Paolo Buzzetti in merito all'annuncio dell’adesione di 20 banche all’accordo Abi-Cdp che porta al 65% il numero di sportelli coinvolti.

“Secondo i calcoli dell’Ance le risorse messe a disposizione dalla Cdp – aggiunge Buzzetti - consentiranno di creare un giro d’affari che supera gli 8 miliardi. È la dimostrazione di quanto sia importante fare sistema tra banche e imprese per superare l’emergenza credit crunch, che pesa sulle imprese edili e blocca la ripartenza dell’economia”.  

FONTE : MUTUI&FUTURO

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