mercoledì 12 febbraio 2014

Mercato immobiliare, il 2014 sarà l'anno della ripartenza?

Mercato immobiliare, il 2014 sarà l'anno della ripartenza?
Per far ripartire il settore è necessario rimodernizzare le aziende. Per gli operatori il mercato tende alla stabilità. Bassa fiducia dei costruttori.

"Se questo è l'anno della ripartenza, dobbiamo lavorare nelle nostre aziende e tra le nostre aziende per essere più innovativi ed efficienti, per disegnare un tipo di immobiliare ben più moderno di quello che ci siamo lasciati alle spalle negli anni 2000".

Lo ha sottolineato il presidente di Assoimmobililare, Aldo Mazzocco, a margine dell'assemblea di Federimmobiliare tenutasi ieri 4 febbraio a Roma.

MERCATO IMMOBILIARE IN CRESCITA. Il mercato immobiliare, come evidenzia l'Indice Fiups, acronimo di Federimmobiliare, Università degli Studi di Parma, nel III quadrimestre 2013 sembrerebbe infatti aver trovato una stabilizzazione delle aspettative degli operatori immobiliari rispetto all'ottimismo espresso nel corso degli ultimi due anni. L'indice nel secondo quadrimestre 2013 si è assestato con una lieve diminuzione, da 18,56 a 18,18, dopo due anni di leggera, ma costante crescita.

SENTIMENT. Collegato al Fiups, anche il Sentiment rivela alcune importanti novità: i prezzi registrano un modesto incremento, rimane ferma la quotazione degli immobili centrali, mentre per le case in periferia si prevede ancora una flessione. Sul fronte delle location, inoltre, Roma offre le migliori opportunità per il mercato residenziale, Milano per quello commerciale, mentre Cortina e Capri sono le località più apprezzate per il settore alberghiero. Dal canto suo, Portofino mantiene un forte appeal per il residenziale.

COSTRUTTORI POCO FIDUCIOSI: Lo scenario comunque incoraggiante non può essere tuttavia letto come un indice positivo della ripresa dell'intero comparto. Il paniere del mercato è stato in parte soddisfatto attraverso la progressiva allocazione del vecchio patrimonio, senza stimolare nuove attività edilizie. Infatti, l'indice del clima di fiducia delle imprese di costruzione, rilevato dall'Istat, scende da 82,2 punti di dicembre a 76,5. I giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione e le attese sull'occupazione peggiorano (da -42 a -49 e da -21 a -23 i rispettivi saldi).

PREZZI IMMOBILI. Per quanto riguarda i prezzi degli immobili, gli intervistati ritengono che saranno stabili, mentre lo sconto praticato dovrebbe cresce per gli immobili periferici e rimanere invariato nelle case di pregio.

LE MISURE PER CRESCERE. Gli intervistati infine si sono espressi anche sui temi di maggiore attualità e gli immobiliaristi hanno le idee chiare: gli incentivi finanziari sui mutui e la detassazione della casa sono le misure più efficaci per aiutare l’economica e l’iniziativa privata. Sul fronte opposto, quello delle criticità, grande è la preoccupazione espressa per il livello di disoccupazione che, insieme alle tasse e alle eccessive richieste di garanzia avanzate dalle banche, contribuiscono a deprimere il mercato.

INVESTIMENTI. Infine, continua il rapporto di fiducia tra mattone e investitori istituzionali, cioè Fondi pensione, casse di previdenza e compagnie di assicurazioni. Soprattutto i Fondi pensione investono nell'immobiliare (secondo il 19,51% degli intervistati), preferendo il settore commerciale e l'alberghiero. Questi operatori sarebbero particolarmente favoriti da condizioni di migliore accesso al credito bancario. La domanda di fondi immobiliari è stabile per tutte le tipologie. Tra queste spiccano i fondi ad apporto riservati (in crescita per il 53,33% del panel) e i fondi ordinari riservati (in crescita per il 35,56% circa).

FONTE : MUTUI&FUTURO

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