lunedì 4 novembre 2013

Quali mezzi usare per verificare se l’impresa di pulizie si presenta agli orari e nei giorni stabiliti?

Quali mezzi usare per verificare se l’impresa di pulizie si presenta agli orari e nei giorni stabiliti?


04/11/2013
di Alessandro Gallucci 


Un amministratore ci scrive:
 
“Amministro un condominio in cui abitano dieci famiglie. L’edificio di tre piani ha una scala ed un ascensore.  La scala scende anche al piano interrato dove ci sono i box.
 
L’assemblea, nell’ultima riunione annuale, ha deliberato di affidare la pulizia delle scale all’impresa Beta. Si tratta di una ditta individuale, a quanto ne so lavorano la titolare ed il marito. 
 
Gli accordi erano i seguenti: pulizie al martedì ed al giovedì di ogni settimana, con spostamento al giorno successivo nel caso di festività in quelle giornate. L’orario il seguente: inizio alle 6 del mattino. Abbiamo “messo tutto nero su bianco”.
 
Dopo un primo periodo di presenza costante l’impresa ha iniziato a “marcare visita” con le scuse più varie o, peggio, a non andare proprio negandolo. I condomini non sembrano molto propensi a collaborare per la verifica (dicono che alle 6 di mattina non possono stare dietro alla ditta. Che cosa posso fare per avere prova degli inadempimenti e quindi, eventualmente, prendere gli opportuni provvedimenti?”
 
La questione è comunissima. Quella dell’operato delle imprese di pulizie è una delle diatribe più frequenti in condominio. In molti pensano che l’impresa debba pulire casa con la stessa perizia con cui si pulisce la propria abitazione (a dire il vero qualcuno pensa addirittura che l’impresa pulisca le scale meglio di come lui pulisce casa sua), ma alle volte il problema è un altro.
Come ci scrive l’amministratore, la questione molto spesso è che le imprese partono bene ma poi, forse per aver stabilizzato il rapporto, tendono ad essere meno presenti o, comunque, meno attente dell’inizio.
 
Sta di fatto che la problematica delle assenze e la difficoltà di dimostrarle è molto più grave di un semplice appannamento nelle prestazioni (spesso risolvibile con un richiamo). Grave e difficile da dimostrare per l’amministratore se i condomini non vogliono collaborare. 
Laddove uno dei comproprietari o più comproprietari a turno volessero prendersene l’onere, il modo migliore sarebbe quello di far firmare l’incaricato dell’impresa tanto all’inizio quanto alla fine del servizio. Un modo, sicuramente il più efficace, per capire il tempo dedicato al condominio. Insomma a meno che non ci si metta a dormire nell’ascensore, mezz’ora, tre quarti d’ora, un’ora ( a seconda della grandezza dell’edificio) saranno un tempo da utilizzare in qualche modo.
 
Il secondo metodo, quello che prevede la partecipazione dei condomini, è di non dare le chiavi del portone all’impresa ma imporre di suonare ad una persona indicata. Certo così a meno che non ci si metta a seguirli è difficile provare il tempo di lavoro.
 
L’ultimo modo, ma qui si ha prova solamente del passaggio, è rappresentato dal classico “zerbino arrotolato” fuori dalla porta. 
 
Insomma per l’amministratore il modo migliore per avere certezza del comportamento dell’impresa è avere la più ampia collaborazione dei condomini.


Fonte : condominioweb.com

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