martedì 26 novembre 2013

Mediatori creditizi o segnalatori di finanziamenti?

Mediatori creditizi o segnalatori di finanziamenti?

martedì 26 novembre 2013
   
Angeletti: a rischio il modello di business del settore, gravissime le ripercussioni occupazionali


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“Limitare i mediatori creditizi a raccogliere le firme dei clienti esclusivamente durante la fase pre-istruttoria della pratica di finanziamento del mutuo, senza dargli la possibilità di autenticare tali richieste sui moduli di proposta contrattuale che le banche predispongono nella fase successiva, sminuisce di fatto la loro attività a quella di meri segnalatori di finanziamenti, snaturandone professionalità e competenze a scapito dei clienti stessi”. E’ il commento che Valerio Angeletti, presidente di Fimaa Italia/Confcommercio (Federazione italiana mediatori agenti d’affari) ha avanzato alla nota del Ministero dell’Economia e delle finanze riguardo alla raccolta di firme del cliente da parte dei mediatori creditizi sui moduli prestampati delle banche.
Secondo il Ministero, “la somministrazione del modulo prestampato equivale alla presentazione di una vera e propria proposta contrattuale su cui il cliente esprime accettazione tramite apposizione della propria firma”. Attività riservata, ai sensi del decreto legislativo n. 141/2010, al solo agente in attività finanziaria.
“Questa norma – prosegue Angeletti – invece di tutelare quel processo di qualificazione e professionalizzazione dei mediatori creditizi, così com’era nell’intento del d.lgs. n. 141/13 agosto 2010, ne mina le basi a scapito sia della categoria, ridotta in soli tre anni dall’entrata in vigore della riforma da 180mila a 10mila operatori, sia dei consumatori, con il conseguente rischio di alimentare l’abusivismo nel settore”. Sono oggi quattro anni che Fimma lotta contro il d.lgs. 141/2010, una legge che, secondo la stima della federazione, ha di fatto “licenziato” oltre 100mila operatori.

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