venerdì 15 novembre 2013

Catasto e case di lusso: numeri senza criterio

Catasto e case di lusso: numeri senza criterio

venerdì 15 novembre 2013
          
Confedilizia: serve una riflessione su caratteristiche e localizzazione di questi immobili, il fisco non può colpirli indiscriminatamente

            A NOVARA
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Confedilizia ha diffuso ieri gli ultimi dati disponibili relativi alle case di lusso, ossia quelle comprese nelle categorie catastali A1, A8 e A9. Il raffronto tra le province e i capoluoghi permette, secondo l’associazione, di rilevare l’assenza di qualsiasi logica nell’individuazione di questi immobili: l’estrema varietà di dati non avrebbe alcun collegamento razionale con la demografia, la storia e i valori del patrimonio immobiliare.
Per la categoria A1 (abitazioni signorili) si va dalle 5.217 unità di Genova alle zero di Oristano. Per la A8 (ville) la quantità massima si registra a Firenze (2.696 unità), mentre a Isernia, Matera e Sondrio non c’è traccia di questo tipo di case. Quanto agli A9 (castelli, palazzi artistici o storici),registra il maggior numero di unità la provincia di Bologna (464 in tutto), mentre ci sono quindici province che non ne hanno neanche una.
Secondo Confedilizia, la denominazione “di lusso” che viene data a questi immobili è errata. Il problema, spiega l’associazione, è che si tende ad assimilarli, senza le riflessioni del caso, per caratteristiche come le spese necessarie ai proprietari per il loro mantenimento. Il problema sottolineato da Confedilizia è che anche la legge di stabilità 2014 tende a discriminare tali immobili, considerandoli un gruppo da colpire fiscalmente senza una realistica considerazione delle loro caratteristiche e della loro individuazione del territorio.
FONTE :QUOTIDIANOCASA.it

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