martedì 16 aprile 2013

Oltre 324mila visitatori ai Saloni: dall'Oriente la spinta al design italiano


Oltre 324mila visitatori ai Saloni: dall'Oriente la spinta al design italiano

  • 16 marzo 2013
di Michela Finizio e Giovanna Mancini
L'effetto è qualcosa di più di quello che lascerebbe una grande sbornia collettiva. Certo, passata la sferzata di energia data dal Salone del mobile di Milano, restano da affrontare gli stessi problemi di una settimana fa. Ma la vitalità e l'interesse per il design italiano respirati durante la fiera – che ha portato a Rho 324mila visitatori di cui 286mila addetti ai lavori – infondono speranza ed entusiasmo tra gli imprenditori di un settore che vale 18,1 miliardi e dà lavoro a 214mila persone, ma che nel 2012 ha registrato un calo del 10,5% nella produzione dovuto in gran parte alla forte contrazione dei consumi interni (-20%). Del resto ad acquistare mobili è soprattutto chi mette su casa, e l'andamento delle compravendite immobiliari (come ha confermato ieri l'Istat) è in linea con il trend negativo del Paese, senza troppi margini di ripresa. La abitazioni scambiate sono scese del 23,1% nel terzo trimestre 2012 e non bastano le ristrutturazioni (in crescita del 35% negli ultimi cinque anni, dato Ance) a risollevare gli acquisti di mobili e complementi d'arredo. Potrebbe aiutare, come chiesto più volte dagli imprenditori del settore, estendere all'arredo gli incentivi fiscali per le ristrutturazioni, o ridurre l'Iva al 4%. Ma al momento ogni appello alla politica cade del vuoto.
Se dunque l'industria italiana dell'arredo si salva solo grazie all'export, non può che incoraggiare l'affluenza al Salone di operatori stranieri, saliti al 68% delle presenze, contro il 63% di due anni fa (l'ultima edizione con le Biennali Euroluce e Salone Ufficio, che aveva avuto 321mila visitatori in tutto) e il 64% dello scorso anno. «Non abbiamo ancora il dettaglio sui singoli Paesi dei 160 rappresentati in Fiera – precisa il direttore generale di Cosmit Marco Sabetta – in ogni caso russi e ucraini si confermano tra i maggiori estimatori dei marchi italiani. Inoltre abbiamo riscontrato un crescente afflusso di buyer asiatici, non solo dalla Cina ma anche da India, Filippine e Giappone». Molti gli arrivi anche dal Sud America, dal Canada e dagli Stati Uniti. Un dato interessante è stata la presenza di buyer africani. «Abbiamo visto molti russi – conferma Stefano Bordone, presidente Kundalini – mentre ci sembra siano diminuiti i tedeschi. In ogni caso abbiamo avuto un bel riscontro del lavoro fatto». Anche Roberto Moroso, a.d. dell'azienda friulana di design, si dice soddisfatto: «Tanti stranieri, ma anche gli italiani non sono mancati. Non dobbiamo parlare di crisi, ma di un mercato che è cambiato. Noi dobbiamo lavorare per accontentare questo nuovo mercato».
Gli effetti del Salone si sono sentiti in tutta la città, come confermano le aziende non presenti in Fiera, da B&B Italia a Venini o De Padova, che hanno registrato una grande affluenza nei loro showroom. La design week si conferma l'evento più importante per Milano, capace di generare un indotto di 204 milioni di euro, in crescita del 5% rispetto all'anno scorso. Tutte esaurite le location del Fuorisalone, con 1.126 eventi nei quartieri del design. Buon riscontro per i i musei civici aperti gratuitamente grazie alla collaborazione tra Comune e Cosmit: mentre nei sette giorni precedenti si erano registrate 26 mila presenze, durante la design week gli accessi sono stati 84mila.
Fonte : Casa24plus

Nessun commento:

Posta un commento

KIZOA Movie Maker q9x618jf