mercoledì 10 aprile 2013

L’amministratore che non convoca l’assemblea per il rendiconto può essere revocato?


L’amministratore che non convoca l’assemblea per il rendiconto può essere revocato?

mercoledì 10 aprile 2013

Assoedilizia spiega come risolvere questo problema e le differenze tra prima e dopo la Riforma
Cosa fare se l’amministratore da mesi non convoca l’assemblea per il rendiconto? E’ questo il caso che un condomino ha presentato adAssoedilizia, l’associazione milanese della proprietà edilizia, ottenendo una risposta da Achille Colombo Clerici, Nicola Assini e Marco Marchiani. Nella fattispecie, il problema è che l’amministratore in questione, a distanza di otto mesi dalla chiusura della gestione condominiale, non ha ancora convocato l’assemblea per il rendiconto. La soluzione più semplice, spiega Assoedilizia, è “liberarsi del colpevole”: l’associazione ricorda che un amministratore poco gradito può essere revocato in qualsiasi momento, ma a farlo deve essere l’assemblea a maggioranza di 500 millesimi.
Se gli scontenti non raggiungono però la maggioranza, la revoca non è possibile. E non è possibile nemmeno chiederla all’Autorità giudiziaria perché per questa ipotesi, almeno fino all’entrata in vigore il prossimo 18 giugno della legge di Riforma, è necessario che il rendiconto non sia stato presentato per ben due anni o sussistano comunque gravi motivi. Fortunatamente la Riforma ha introdotto un nuovo termine tassativo per la presentazione del rendiconto, ossia entro al massimo sei mesi dalla chiusura dell’esercizio, stabilendo altresì che, ove l’amministratore non rispetti questo termine, ogni condomino (anche uno solo) ha il diritto di chiedere all’Autorità giudiziaria la revoca dell’amministratore e, ovviamente, l’eventuale nomina di uno nuovo.
Fonte : Quotidianocasa.it

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