mercoledì 17 aprile 2013

Non c’è accordo sull’amministratore? Ogni condomino può rivolgersi al giudice


L'intervento dell'autorità comunque non esautora l'assemblea dai propri poteri

Cosa fare se il condomino non trova un accordo sull’amministratore? E’ il caso presentato ad Assoedilizia in cui, a causa della presenza di un condomino titolare di una quota millesimale elevata che si è espresso contro la conferma dell’amministratore uscente, l’assemblea non ha raggiunto la maggioranza necessaria per una nomina valida. Come risultato, l’amministratore non confermato non è più tenuto a svolgere tutti i compiti di ordinaria amministrazione. Cosa può fare ora il condominio? Può giungere a una soluzione in tempi rapidi o è necessario attendere la fine della gestione e la convocazione di una nuova assemblea per discutere l’argomento? La risposta di Assoedilizia è semplice e diretta: per discutere sull’argomento l’assemblea può riunirsi in qualsiasi momento. Se, infatti, l’amministratore cessato dall’incarico non provvede di sua iniziativa alla convocazione, i condomini possono fargliene richiesta per iscritto e, se ancora non provvede, possono procedere direttamente alla convocazione.
Non solo: va inoltre ricordato che, qualora l’assemblea non provveda, ciascun condomino può assumere l’iniziativa di rivolgersi all’autorità giudiziaria che nominerà un amministratore. L’intervento dell’autorità non esautora comunque l’assemblea dai propri poteri. L’amministratore giudiziario può infatti essere revocato a seguito di successiva valida delibera di nomina assunta dall’assemblea nel rispetto delle maggioranze di legge.
Fonte : Quotidianocasa.it

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