mercoledì 4 settembre 2013

Pasticcio energetico: prosegue il blocco dei contratti immobiliari


Pasticcio energetico: prosegue il blocco dei contratti immobiliari

mercoledì 4 settembre 2013

Fonte : 
Confedilizia al 30° giorno di protesta, fino ad ora ignorati gli appelli a porre rimedio alla situazione


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“Ieri ha compiuto 30 giorni (nell’indifferenza del legislatore, che ha creato il pasticcio) il blocco dei contratti di locazione e compravendita. Solo un Paese come il nostro può concedersi un lusso del genere”. E’ il tweet pubblicato ieri nella rubrica Cinguettio di Confedilizia, sull’home page del sito dell’associazione storica della proprietà immobiliare. In una nota diffusa dall’organizzazione, il sue presidente Corrado Sforza Fogliani ha anche aggiunto: “E’ una situazione paradossale alla quale occorre che si ponga immediatamente rimedio”.
Il pasticcio legislativo cui l’associazione dà battaglia da ormai un mese è quello legato all’attestato energetico. E’ infatti dai primi di agosto che Confedilizia ha trasmesso alle proprie associazioni territoriali disposizioni per il blocco della stipula di nuovi contratti di locazione e compravendita, una protesta che avrà fine soltanto quando il Governo porrà rimedio alla situazione in essere.
Ma in cosa consiste di preciso questo pasticcio? Nel decreto-legge 63/’13 la Camera ha inserito una disposizione secondo cui “l’attestato di prestazione energetica deve essere allegato al contratto di vendita, agli atti di trasferimento di immobili a titolo gratuito o ai nuovi contratti di locazione, pena la nullità degli stessi contratti”. Il problema è che la norma fa riferimento all’“attestato di prestazione energetica” (cioè quello nuovo, redatto in modo da rispondere ai criteri indicati dalla direttiva 2010/31/UE), documento che oggi non è ottenibile da alcun certificatore autorizzato. E inoltre, così come redatta, la norma sembra annullare la validità dell’”attestato di certificazione”, ossia il vecchio attestato antecedente la ricezione della direttiva UE.
Confedilizia ricorda che il Governo aveva preso in Senato un impegno solenne per eliminare, attraverso il primo provvedimento utile, il pasticcio creato dal Parlamento. “Di provvedimenti utili ce ne sono peraltro già stati diversi – sottolinea Sforza Fogliani – e le occasioni sono state tutte puntualmente perse“. L’associazione attende dal Governo fatti concreti per superare quella che definisce una “situazione intollerabile”, la quale danneggia non solo il settore immobiliare ma la fiducia stessa dei cittadini.

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