Aiuti statali per arredare casa
Innanzitutto è stato esplicitato l’arco temporale delle spese sostenute, fatto partire proprio dal giorno dell’entrata in vigore del decreto fino al 30 giugno 2014. La circolare ha ribadito, inoltre, che possono essere accettati i finanziamenti che coprano solo ed esclusivamente le spese registrate comunque come ristrutturazione o riqualificazione energetica.
Il Decreto Sviluppo rientrava proprio in quelle misure ad hoc per dare sostegno al recupero del patrimonio edilizio dell’Italia e al miglioramento energetico degli edifici. Tale provvedimento è arrivato a finanziare fino al 65% delle spese sia per gli adeguamenti alle nuove norme antisismiche per le zone in forte pericolo che per quelle di riqualificazione energetica degli impianti.
Oltre che per mobili come divani, letti, armadi, cassettiere e poltrone, si può richiedere il bonus anche per l’acquisto di grandi elettrodomestici che abbiano una classe energetica pari o superiore a quella A+ (A per i forni). Per esempio, se per far fronte all’inverno che arriva si volesse acquistare una stufa elettrica o dotare l’appartamento di pompe di calore, è del tutto legittimo richiedere il bonus statale che coprirebbe fino a metà della spesa.
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