lunedì 23 settembre 2013

Condominio: da sabato 21 settembre mediazione obbligatoria

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In caso di liti condominiali bisognerà avviare un tentativo di conciliazione prima di rivolgersi al giudice.

Sabato 21 settembre è scattato l’obbligo di esperire un tentativo di mediazione prima di rivolgersi al giudice per tutta una serie di controversie, tra le quali anche quelle in materia di condominio e locazione, con esclusione dei procedimenti per convalida di licenza o sfratto.
Lo segnala la Confedilizia sottolineando come la mancata partecipazione senza giustificato motivo al procedimento di conciliazione comporti – nel caso la lite arrivi davanti al giudice – il pagamento di una somma pari al contributo unificato dovuto per il giudizio.
L’Organizzazione storica dei proprietari di casa evidenzia, tuttavia, come ora, rispetto alla versione bocciata quasi un anno fa dalla Corte Costituzionale, la normativa sulla mediazione preveda un primo incontro nel quale il mediatore dovrà invitare le parti e i loro avvocati (la cui assistenza è prevista come obbligatoria) ad esprimersi sulla possibilità di iniziare la procedura di conciliazione:
  • nel caso in cui l’invito sia accolto, si procederà con lo svolgimento;
  • in caso contrario, la condizione di procedibilità della domanda giudiziale si considererà comunque “avverata” (sicché si potrà adire senz’altro l’autorità giudiziaria) e nessun compenso sarà dovuto per l’organismo di mediazione.
Con particolare riferimento alle controversie condominiali, la Confedilizia fa presente, poi, come la disciplina in questione vada necessariamente applicata anche tenendo conto delle novità introdotte dalla legge di riforma del condominio.
Infine, sempre con riguardo a queste liti, la stessa Organizzazione rileva come il tentativo obbligatorio di mediazione rechi con sé luci, ma anche ombre.
Se da un lato, infatti, il tentativo in questione potrebbe portare alla risoluzione di parte del contenzioso senza l’intervento dell’autorità giudiziaria, dall’altro lato, l’amministratore – anche dopo la legge di riforma dell’istituto del condominio – rimane un mandatario. Ciò vuol dire che egli non potrà assumere alcuna determinazione in ordine alla controversia da mediare, occorrendo sempre il passaggio assembleare; il che rischia di allungare i tempi della procedura e quindi, più in generale, quelli della giustizia.
Il testo aggiornato del decreto legislativo n. 28 del 2010 in tema di mediazione è estraibile dalsito Internet della Confedilizia.
Del pari, è anche estraibile dallo stesso sito la normativa sul condominio, così come modificata dalla legge di riforma.
a cura di Anna Carbone

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