venerdì 20 settembre 2013

Liti condominiali: scatta la mediazione obbligatoria

Liti condominiali: scatta la mediazione obbligatoria

venerdì 20 settembre 2013
            
Ma Adiconsum non ci sta: no all'obbligo di assistenza degli avvocati e ai costi eccessivi



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Scatta domani (sabato 21 settembre) l’obbligo, prima di rivolgersi al giudice, di esperire un tentativo di mediazione per una serie di controversie che comprende anche quelle in materia di condominio e locazione. A tal proposito, Confedilizia sottolinea come la mancata partecipazione senza giustificato motivo al procedimento di conciliazione comporti il pagamento di una somma pari al contributo unificato dovuto per il giudizio. L’organizzazione dei proprietari di casa evidenzia, tuttavia, come ora la normativa (a differenza della versione bocciata nu anno fa dalla Corte Costituzionale) preveda un primo incontro sul quale il mediatore dovràinvitare le parti e i loro avvocati (la cui assistenza è prevista come obbligatoria) ad esprimersi sulla possibilità di iniziare la procedura di conciliazione: nel caso in cui l’invito sia accolto, si procederà con lo svolgimento; in caso contrario, la condizione di procedibilità della domanda giudiziale si considererà comunque “avverata” e nessun compenso sarà dovuto per l’organismo di mediazione. Con particolare riferimento alle controversie condominiali, Confedilizia fa presente che la disciplina in questione va necessariamente applicata tenendo conto delle novità introdotte dalla legge di riforma del condominio.
Il nuovo obbligo non convince però Adiconsum. “L’entrata in vigore odierna della ‘nuova’ mediazione – dichiara Pietro Giordano, presidente dell’associazione dei consumatori – va ad incidere radicalmente sull’impostazione che precedentemente era stata data alla relativa disciplina e lascia Adiconsum profondamente costernata rispetto ai costi che i consumatori dovranno sostenere per poter accedere a questo strumento, che nella redazione precedente presentava indubbiamente molteplici lati positivi”. Secondo Giordano, con la nuova disciplina “la lobby degli avvocati ha vinto ancora una volta, riuscendo ad imporre la sua presenza in ogni procedimento di mediazione, a differenza della ‘versione’ precedente, e, quindi, nei fatti, gravando i consumatori che volessero (anzi, dovessero) accedervi di un costo aggiuntivo”. Adiconsum ritiene che la giusta via per abbattere i contenziosi in tribunale sarebbe quella della conciliazione paritetica accompagnata da una mediazione che risulti poco onerosa, disponibile a costi minimi per i consumatori.
“Ci auguriamo – conclude Giordano – che tra due anni, al momento della verifica da parte del Ministero della Giustizia delle criticità che purtroppo (a giudizio di Adiconsum) certamente emergeranno, in ragione della profonda modifica di un istituto nato sulla base di presupposti di terzietà, snellezza ed economicità, che sembrano essersi ‘persi’ lungo la strada, si possa ritornare ad una disciplina più ‘liberale’ e a portata delle tasche dei consumatori”. La promessa, da parte di Adiconsum, è che di attivarsimonitorando l’evoluzione del fenomeno e portandone alla luce le relative problematiche.
Fonte : Quotidianocasa.it

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