giovedì 7 febbraio 2013

Confedilizia: in 5 anni compravendite dimezzate, persi 8-10 miliardi

Tempi duri per il mercato della casa: dal 2007 al 2012 le compravendite immobiliari sono letteralmente dimezzate. Secondo le ultime stime di Confedilizia, che ha confrontato i suoi dati con quelli dell’Istat, il 2012 è stato davvero un annus horribilis, in quanto caratterizzato da un tonfo deciso rispetto all’anno precedente: -30,6% la riduzione registrata in soli dodici mesi. Per capire l’impatto sul mercato del mattone, le stime della confederazione parlano di una perdita di 8-10 miliardi di euro per tutto il settore immobiliare.
In numeri, le compravendite del 2012 sono state poco più di mezzo milione, circa 250mila passaggi di proprietà in meno rispetto all’anno precedente e circa la metà delle transazioni del 2007 (ben un milione e cinquantacinque mila, secondo l’Istat). I motivi di questa contrazione? Secondo la Confederazione Italiana Proprietà Edilizia le ragioni del crollo delle compravendite risiedono tanto nella crisi economica che non accenna a farsi da parte, quanto e soprattutto in tre interventi fiscali introdotti di recente, che hanno frenato la voglia degli Italiani di comprare casa:  aver tolto la deduzione, ai fini Irpef, delle spese per i redditi da locazione (riforma Fornero); le alte aliquote Imu fissate dai comuni, che hanno reso ancora più indigesta la nuova imposta sugli immobili  prevista da Tremonti e anticipata al 2012 da Monti con il decreto Salva Italia; la nuova tassazione dei rifiuti, vale a dire la Tares, che sostituirà la Tarsu.
La paura di Confedilizia è di continuare a generare quel circolo vizioso che aggiunge depressione ad altra depressione, con il rischio di una drammatica svalutazione del patrimonio immobiliare del nostro Paese.

Fonte : Immobiliare.it

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