venerdì 8 febbraio 2013

Buone notizie per le famiglie in crisi: prorogata al 31 marzo la sospensione della rata


Buone notizie per le famiglie in crisi: prorogata al 31 marzo la sospensione della rata

buone notizie per le famiglie in crisi: prorogata al 31 marzo la sospensione della rata
con un nuovo accordo firmato dall'associazione bancaria italiana e 13 associazioni dei consumatori è stato prorogato al 31 marzo 2013 il termine di presentazione delle domande per la sospensione delle rate dei mutui. si tratta di un grande aiuto per le famiglie in difficoltà che non riescono a sostenere i costi legati all'acquisto di una casa
ecco le banche che aderiscono all'iniziativa
nel frattempo, secondo gli ultimi dati disponibili a dicembre 2012 - indica l'abi -, le banche hanno sospeso 84.995 mutui, pari a circa 9,8 miliardi di debito residuo, garantendo alle famiglie interessate una liquidità complessiva di 606 milioni di euro, (media annua per famiglia di 7.130 euro)
le parti "hanno concordato che la data per la presentazione delle domande per la sospensione delle rate dei mutui è prorogata al 31 marzo 2013; l'arco temporale entro il quale dovranno verificarsi gli eventi che determinano l'avvio è prorogato al 28 febbraio 2013; alla sospensione saranno ammesse soltanto le operazioni che non ne abbiano già fruito"
la sospensione delle rate del mutuo, per almeno 12 mesi, si applica per i prestiti inferiori ai 150.000 euro, destinati all'acquisto, costruzione o ristrutturazione dell'abitazione principale, erogati a persone fisiche con un reddito imponibile non superiore a 40.000 euro annui
il  piano famiglie stabilisce che il ritardo nel pagamento delle rate non deve superare i 90 giorni e la sospensione non può essere richiesta da chi ne ha già usufruito in passato. per poter usufruire della sospensione è necessario che siano verificati entro il 31 dicembre 2012 eventi negativi, quali la morte, perdita d'occupazione, insorgenza di condizioni di non autosufficienza, ingresso in cassa integrazione
le singole banche hanno la possibilità di applicare clausole meno restrittive. bnl, per esempio, ha deciso di non applicare limiti di reddito o di importo, mentre banca poplare di vicenza ha deciso di considerare anche sospensione delle rate più lunghe, fino a 18 mesi.

Fonte :Idealista

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