Molto spesso sentiamo parlare di ammortamento, specie quando ci capita di recarci presso una filiale bancaria per chiedere un mutuo o un prestito: se non siamo a conoscenza del pieno significato del termine, ci capita magari di fare una brutta figura, proprio perchè in molti non hanno chiaro il significato di questo termine tipicamente bancario. 

Mutui e prestiti: l'ammortamento, che cos'è?

Per ammortamento si intende il piano di restituzione graduale del capitale ricevuto attraverso un prestito oppure un mutuo: esso si traduce nel pagamento periodico delle rate.
Si tratta di una procedura contabile che va a calcolare, secondo il capitale, la durata del contratto e il tasso applicato, gli interessi da pagare, e, di conseguenza, il montante finale e l'importo della rata da corrispondere.

Se si tratta di un mutuo a tassa variabile, l'ammortamento verrà calcolato tenendo presente il tasso in vigore (Euriboro tasso Bce) al momento della sottoscrizione del contratto: l'alzarsi o l'abbassarsi del tasso determinerà la variazione dell'importo delle rate.

Mutui e prestiti: l'ammortamento, i vari tipi

Esistono tipi diversi di ammortamento (americano, italiano, francese, tedesco i più noti) ma qui in Italia, generalmente, viene applicato il metodo di ammortamentofrancese, mediante il quale l'importo delle rate rimane fisso, seppur cambia nel tempo la sua composizione.

E' molto importante scegliere l'ammortamento più conveniente perchè da questo dipenderà un pagamento più o meno facilitato: ad esempio, se prevediamo che, negli anni futuri, il nostro reddito possa aumentare (possibilmente con certezza o quasi) potremo scegliere un piano di ammortamento con rate crescenti.
Se, ad esempio, si vuole mantenere un'importo della rata fisso, pur scegliendo un mutuo a tasso variabile, si potrà scegliere un ammortamento a durata variabile che, però, presenterà lo svantaggio di allungare i tempi di restituzione del mutuo o del prestito.

FONTE : SUPERMONEY