giovedì 23 luglio 2015

Gli italiani ripensano alla seconda casa in Grecia

Gli italiani ripensano alla seconda casa in Grecia

  • 22 luglio 2015
di Paola Dezza
Santorini (Corbis) (© GUIZIOU Franck/Hemis/Corbis)
Santorini (Corbis)
(© GUIZIOU Franck/Hemis/Corbis)
È l’idea che la Grecia stia trovando la strada giusta per restare in Europa che riporta l’attenzione dei nostri connazionali sul settore immobiliare del Paese nel momento in cui scelgono di acquistare casa all’estero.
Nella panoramica generale fornita da Scenari Immobiliari, che vede un aumento del 9,5% nelle compravendite all’estero da parte di italiani - arrivate così a oltre 24mila case acquistate oltrefrontiera -, e individua in 50.300 unità le case che saranno acquistate entro fine anno, il ruolo della Grecia è cambiato. Se nel 2014 e nei primi mesi del 2015 la situazione confusa e difficile del Paese ha allontano i compratori, oggi con gli ultimi accordi il Paese sembra più appetibile.

Bisogna ricordare però che si tratta sempre di un investimento ad alto rischio. E se si vuole comprare sulle isole - Atene ha ben poco appeal - bisogna anche andare a cercare le occasioni e sapere che gli oggetti migliori, come le ville panoramiche a Mykonos e Santorini, non hanno certo perso valore.

Sempre secondo Scenari Immobiliari se ad Atene si compra con un minimo di mille euro al metro quadrato, ma si trovano anche case da 100 mq sotto 30mila euro, nelle isole più rinomate come le due citate prima si superano, come valori massimi, i 3mila euro al metro. Più economiche Rodi e Corfù dove si parte da 700-1.000 euro al mq per arrivare a 2.600 euro.
L’identikit degli acquirenti
Nello scenario generale è in lieve calo la percentuale di famiglie che ha comprato la seconda casa per uso diretto, pari a circa un terzo del totale. “Si tratta per la maggior parte di famiglie con un budget limitato, alla ricerca di offerte a prezzi di sconto nei mercati caratterizzati da un ambiente paesaggistico gradevole e collegamenti low-cost con le principali città italiane” recita il report di Scenari Immobiliari. La crescita della percentuale di acquisti per investimenti comporta un aumento della spesa media, pari a circa 150mila euro, ma con oscillazioni sempre più ampie. Nel complesso, il 2015 si dovrebbe chiudere con un investimento totale
superiore a 7,5 miliardi di euro, quasi il 9% in più rispetto al 2014.
Le famiglie lombarde restano le più attive, concentrando oltre il 20% degli acquisti complessivi, in ulteriore crescita rispetto agli anni precedenti nonostante il rallentamento degli investimenti in Svizzera.
Ma dove comprano gli italiani?
«L’euro debole nei confronti del dollaro ha comportato una lieve flessione degli acquisti negli Stati Uniti, che nel primo semestre 2015 hanno richiamato il 13% degli investimenti, contro il 15% dell’anno precedente» dicono da Scenari Immobiliari, metà dei quali sono stati effettuati a New York. Qui però ci si è spostati sulla seconda fascia, visto anche il rincaro del mattone nelle zone top. Tornando da questa parte dell’Oceano, Londra non perde appeal. Nell’ultimo semestre gli italiani si collocano al terzo posto tra gli acquirenti stranieri, superati solo da russi e indiani. In aumento anche l’investimento medio: gli acquisti oltre il milione di sterline sono cresciuti del 20% rispetto all’anno precedente. Le zone più richieste continuano a essere quelle di maggior pregio, Mayfair, Chelsea e soprattutto, South Kensington e Notting Hill. Tuttavia è in forte aumento la richiesta di abitazioni a prezzi più contenuti nell’area orientale rivitalizzata in occasione delle Olimpiadi. E non si arresta nemmeno la riscoperta di Dublino che registra un costante aumento della domanda da parte di investitori stranieri e l’incremento dei valori più elevato in Europa. Nel primo semestre 2015 gli acquisti da parte di famiglie italiane sono raddoppiati. Tra le zone emergenti più richieste dagli investitori italiani c’è North Wall, situata nella parte settentrionale della città, lungo il fiume Liffey, dove convivono immobili vecchi e ristrutturati e nuovi sviluppi ad uso misto, visto che la zona rientra nel Piano strategico di sviluppo. E gli italiani si riavvicinano anche alla Francia. Una quota consistente degli acquisti continua a essere concentrata sui miniappartamenti nelle top location di Parigi, ma anche in Costa Azzurra. In crescita anche il flusso di acquisti in Germania, mentre la Svizzera ha sempre meno appeal.

Il crollo delle quotazioni, accompagnato dal crescente numero di voli low cost, ha comportato il costante aumento degli acquisti in Spagna, che nel primo semestre 2015 ha attirato un quarto degli investimenti totali. Lo stock invenduto è ancora consistente, intorno a 600mila abitazioni, concentrate soprattutto nelle zone turistiche che avevano registrato uno sviluppo edilizio senza controllo negli anni di boom immobiliare. Tuttavia nelle aree turistiche di maggior pregio, oltre che nelle grandi città, l'offerta comincia a scarseggiare e l'attività edilizia è in ripresa. Gli italiani puntano sulle zone di pregio di Madrid e Barcellona, ma guardano anche Valencia.
Tra le località turistiche in testa sempre le Baleari.
FONTE : CASA24PLUS

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