domenica 6 luglio 2014

MUTUO, INTERESSI DETRAIBILI ANCHE SE C'È DISCONTINUITÀ

Un contribuente ha acquistato, come abitazione principale, un immobile, contraendo contestualmente un mutuo ipotecario (unico proprietario ed unico intestatario del mutuo). Nel caso in cui, anni dopo, per metà anno l'immobile venga locato a terzi in via esclusiva, e poi torni a essere l'abitazione principale del proprietario per l'altra metà dell'anno, gli interessi di mutuo pagati nell'anno in questione (5.000 euro) sarebbero da considerare per intero o si dovrebbe considerare solo la quota di competenza del periodo in cui l'abitazione è stata adibita ad abitazione principale (cioè 2.500 euro)? E il massimale di detrazione resterebbe fisso a 4.000 euro o si ridurrebbe alla metà?
La discontinuità nell’utilizzo dell’immobile come abitazione principale, avvenuta nel corso dello stesso anno, non comporta il venir meno della detrazione degli interessi passivi nella misura ordinariamente spettante. È quanto si può desumere dal principio generale disposto dalla lettera b dell'articolo 15 del Tuir, in base al quale il diritto al beneficio spetta non oltre il periodo d’imposta nel corso del quale è variata la dimora abituale: in altri termini, esso viene meno a decorrere dall’anno successivo a quello in cui l’immobile non è più adibito a tale uso da parte del contribuente. Pertanto, qualora l’unità abitativa non sia stata destinata allo scopo citato, ma soltanto per una parte dell’anno, la detrazione è da ritenere comunque fruibile per intero, fermo restando in ogni caso il limite di 4.000 euro sul quale commisurare l'aliquota del 19 per cento.
FONTE : CASA24PLUS

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