Maggiore sostegno per gli affitti a canone concordato, concessione di un numero maggiore di alloggi popolari. Aumento bonus-mobili eriduzione cedola secca. Possibilità per gli affittuari didenunciare i proprietari evasori e i contratti in nero. Pugno duro per chi occupa abusivamente un immobile. Il nuovo Piano casa è stato accolto con lanci di uova.
Il Piano casa diventa legge con 324 «sì» e 110 «no». Il sostegno per gli affitti e l'aumento del numero di alloggi popolari non sono solo parole. Lo ha annunciato il ministero delle Infrastrutture che ha disposto 400 milioni di euro atti allo svolgimento di interventi di recupero e adeguamento energetico di 12mila alloggi ex Iacp. Ulteriori 67,9 milioni di euro riguardano il recupero di 2300 appartamenti per le famiglie disagiate. Non sono mancate le proteste fuori da Montecitorio: alcuni gruppi di contestazione hanno accolto la notizia del decreto con lanci di uova.
Il Piano casa prevede tre misure di intervento, che riguardano un maggiore sostegno degli affitti a canone concordato, l'aumento della concessione di alloggi ex Iacp, e interventi per lo sviluppo dell'edilizia residenziale pubblica. Rafforzati anche gli interventi di recupero e ristrutturazione di immobili da destinare alle famiglie disagiate. 
Novità anche per la cedola secca, imposta sugli affitti percepiti dal proprietario nel periodo 2014-2017. La locazione di un immobile a canone concordato e sito in un comune ad alta tensione abitativa o colpito da calamità naturali, permette al proprietario di scegliere un'imposta fissa, slegata dal calcolo Irpef del 10%. Altresì, non dovranno essere più corrisposte le imposte di registro e bollo, rinunciando agli aggiornamenti Istat del canone di affitto.
Nell'ambito del sostegno affitto, il governo ha previsto un Fondo pubblico di 226 milioni di euro (per il periodo 2014-2020) per tutelare coloro che non possono pagare l'affitto a causa della perdita del lavoro. Al Fondo potranno accedere anche le cooperative edilizie e i soggetti operanti nel settore di costruzioni edilizie. Il Piano casa prevede la destinazione di una quota del Fondo a agenzie locali che assegnano alloggi ex Iacp o a soggetti con sfratto. 
I soggetti che abitano in alloggi sociali (in affitto) adibiti ad abitazione principale avranno una detrazione Irpef da 900 euro (redditi fino a 15.493 euro) e di 450 euro (reddito fino a 30.987 euro).
Arriva anche la possibilità per l'inquilino di denunciare il proprietario che non denuncia il contratto di affitto. Il piano casa introduce il divieto di sfratto fino al 2015. Dall'altro lato, il proprietario di una o più casa che risiede all'estero non dovrà più corrispondere la rata Imu su una di queste che sarà considerata prima casa.
Pugno duro per chi occupa abusivamente un immobile. Nessun diritto di residenza allaccio luce o gas. L'atto comporta la negazione di inserimento nelle liste di attesa di assegnazione di una casa popolare per il periodo di 5 anni.
Il nuovo Piano casa ripristina la percentuale del 55% per le detrazioni delbonus-mobili, per l'acquisto di mobili e elettrodomestici ad elevata efficienza energetica, prevedendo un tetto massimo di spesa di 10.000 euro. Il decreto, infatti, ha l'obiettivo di ripristinare gli alloggi utili alla collocazione di chi non può pagarsi un affitto, di quanti coloro si trovano in situazione di difficoltà economica per la perdita del lavoro o di chi necessita di effettuare delle opere di adeguamento nella propria abitazione.
Fonte : SuperMoney