martedì 2 dicembre 2014

Bianco, rosso e verde. Chi decide il colore della facciata del vostro edificio?

Bianco, rosso e verde. Chi decide il colore della facciata del vostro edificio?

Perché il Comune non può imporre il colore degli edifici.
Il fatto. Una società proprietaria di un immobile impugna dinanzi al Tar Liguria una ordinanza comunale avente ad oggetto l'ingiunzione di esecuzione delle opere di manutenzione e dicolorazione dell'edificio di proprietà.
A fondamento del proprio ricorso la società ricorrente, proprietaria dell'immobile, deduce la violazione delle regole sul procedimento amministrativo, nonché la falsa applicazione dell'articolo 54 del Regolamento edilizio laddove tutela il decoro urbano ed edilizio e non anche l'estetica di un singolo edificio dato che, nel caso di specie, la ricorrente ricorda che lo stesso stabile è oggetto di un intervento di recupero in virtù di uno strumento attuativo ad iniziativa privata approvato dallo stesso Comune.
Lo svolgimento del processo. Il Comune si è costituito nel giudizio amministrativo deducendo l'infondatezza del ricorso. Il Tribunale regionale amministrativo ligure all'udienza del 29 aprile 2014, preso atto che null'altro hanno dedotto le parti, ha trattenuto la causa per la decisione.
I giudici amministrativi, preso atto dei motivi posti a fondamento del ricorso da parte della ricorrente società, ha ritenuto fondato il ricorso constatando che la stessa ricorrente stava dando attuazione allo strumento attuativo promosso a sua iniziativa e che lo stesso era stato approvato dal Comune autorizzando, in tal modo, l'istante al recupero dell'immobile in questione.
In ragione dell'approvazione di tale strumento attuativo, che prevedeva la demolizione e la ricostruzione ex novo dell'edificio in questione, erano soddisfatte le esigenze del Comune e della società proprietaria.
La decisione del Tar Liguria. I giudici del Tar, dopo aver dichiarato fondato il ricorso della società proprietaria dell'immobile, ha osservato che l'ingiunzione di eseguire lavori di manutenzione e colorazione prescrive, in realtà, una prestazione patrimoniale che, ai sensi dell'art. 23 Cost., è subordinata al principio di legalità e questo vuol dire che è necessario che la stessa sia espressamente prevista da legge ordinaria, eventualmente integrata da una fonte secondaria, che deve espressamente prevedere tale misura patrimoniale.
Sulla base di tale valutazioni il Tar ligure annulla l'ordinanza comunale impugnata puntualizzando anche altri aspetti.
Il Tribunale ha colto l'occasione per chiarire che il tema del decoro urbano e quello dei criteri da seguire per la colorazione degli edifici è una materia rientrante nell'ambito delle competenze delle leggi regionali che devono stabilire i criteri da seguire.
Le norme regionali, inoltre, devono tener conto del principio di legalità sancito dall'art. 23 della Costituzione norma che dispone “ Che nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge” e tali norme devono armoniosamente essere seguite dall'esercizio di una adeguata potestà regolamentare da parte dei Comuni.

Tar Liguria - Sezione I - 28 maggio 2014 n. 801.


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