venerdì 13 dicembre 2013

Intesa tra amministratori condominiali dell'Anaci e l'Anci (comuni) per la sicurezza

Intesa tra amministratori condominiali dell'Anaci e l'Anci (comuni) per la sicurezza

  • 13 dicembre 2013
Favorire le condizioni di vivibilità e fruibilità negli spazi pubblici ed una serena e pacifica convivenza tra i cittadini/condomini, con particolare attenzione alle criticità scaturenti dalle diverse culture e tradizioni. È questa la principale finalità del Protocollo d'intesa siglato oggi tra l'Anci e l'Anaci- Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari.
Anci e Anaci, con la firma del Protocollo, intendono dare maggiore efficacia all'intervento della Polizia Locale volto ad affrontare le problematiche e le criticità segnalate e all'interno dei complessi condominiali, anche tramite un'attività di verifica preventiva delle segnalazioni.
Altro impegno è di garantire il rispetto di leggi e regolamenti, con particolare riguardo ad eventi e fattispecie correlati a fenomeni criminosi, illeciti amministrativi e comportamenti comunque vietati, che generano elevato allarme sociale in ambito residenziale. Pensiamo ad esempio al favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione dell'immigrazione clandestina, la presenza di stranieri non debitamente segnalati all'Autorità di pubblica sicurezza, l'esercizio abusivo di attività ricettive o di ristorazione, lo spaccio di sostanze stupefacenti, la presenza di persone disturbanti o che cagionano un perdurante stato d'ansia e di paura e di fondato timore per l'incolumità dei condomini, la detenzione di materiale contraffatto o provento di reato. È prevista infine la costituzione di Tavoli locali permanenti di confronto.
«Con la firma di questo Protocollo si evidenzia ancora una volta l'importanza del ruolo di polizia di prossimità delle polizie municipali ed è un ulteriore passo in avanti per sottolineare l'importanza della prevenzione alla sicurezza urbana, del presidio e controllo del territorio, rispetto alla recrudescenza della criminalità e di degrado sociale che colpiscono i nostri quartieri e le nostre città», afferma Giorgio Pighi, sindaco di Modena e delegato Anci alla sicurezza. «I cittadini sentono il bisogno di una maggiore sicurezza, di una riqualificazione dei quartieri, di funzionalità e adeguatezza dei servizi pubblici, di pulizia ed igiene ambientale - conclude Pighi - Il protocollo va proprio in questa direzione, quella di restituire ai cittadini la vicinanza delle istituzioni in momenti difficili come questo che stiamo attraversando, di fiducia e di maggiore controllo e sicurezza sul territorio».
«Questo protocollo – sottolinea Pietro Membri, presidente nazionale Anaci– apre nuovi ed importanti scenari che contribuiscono ad individuare e rafforzare negli amministratori condominiali la convinzione di essere sempre più protagonisti attivi nel rafforzare quell'azione sinergica con le altre istituzioni locali, per garantire la serena e sicura convivenza tra condòmini, segnalando tutte quelle situazioni di degrado che penalizzano la qualità della vita: presenza di prostitute negli appartamenti, di immigrati clandestini, di persone dedite allo spaccio di sostanze stupefacenti, di ristoranti abusivi o più semplicemente di situazioni di difficoltà relazionale prodotte da differenze culturali o dovute a comportamenti conseguenza di instabilità relazionali, da patologie psichiche ovvero tutte quelle circostanze che appesantiscono la vita nei condomìni e provocandone anche una profonda svalutazione economica».
FONTE : CASA24PLUS

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