giovedì 6 marzo 2014

La domanda di mutui torna ai livelli di due anni fa, ma è ancora la metà rispetto al 2011

La domanda di mutui torna ai livelli di due anni fa, ma è ancora la metà rispetto al 2011

  • 6 marzo 2014
di E. Sg.
Confermato anche a febbraio il segno positivo che a partire dal luglio scorso caratterizza la domanda di mutui da parte delle famiglie italiane. Seppur in leggera diminuzione rispetto all'incremento registrato a gennaio (+10,5%), il +8,4% di febbraio consolida la dinamica positiva che senza interruzioni ha caratterizzato le ultime 8 rilevazioni.
Negli ultimi mesi - evidenzia Crif - le domande di mutuo hanno recuperato quasi tutto il terreno perso nel corso degli ultimi due anni, ma rimane ancora pesante il ritardo rispetto ai volumi precedenti. Se infatti si confronta il numero di domande presentate a febbraio 2011 il calo rispetto al mese è scorso è del 48,2% (dato simile se il confronto viene fatto con il 2010).
Che la domanda poi si trasformi in erogazioni è tutto da verificare: in attesa dei dati definitivi, le stime parlano di un ulteriore calo dell'8% nel 2013 dopo il dimezzamento del 2012. Ma certo l'indice legato alla domanda non è l'unico segnale che lascia sperare in una ripresa dei finanziamenti: alcune banche hanno annunciato un consistente aumento dei plafond messi a disposizione delle famiglie e anche sul fronte dello spread ci sono spiragli al ribasso, anche se per ora legati solo alle offerte di alcuni istituti e per loan to value (quota del mutuo risopetto al valore d'acquisto) limitati. E questo in attesa dello sperato "effetto moltiplicatore" che potrebbe avere la provvista messa in campo dalla convenzione Cdp-Abi che liberara 2 miliardi attraverso convenxioni in via di attivazione con i singoli istituti di credito.
Tornando ai dati Crif, nonostante la ripresa della domanda di finanziamenti per l'acquisto della casa si stia consolidando, permane la contrazione dell'importo medio richiesto, attestatosi nel mese di febbraio a 124.088 euro, contro i 127.366 euro del corrispondere mese dello scorso anno, e lontanissimi dai 140.877 euro del 2010. Per quanto riguarda la distribuzione della domanda di mutui per durata, infine, la classe compresa tra i 25 e i 30 anni è risultata essere ancora una volta quella preferita dalle famiglie italiane, con una quota del 28,5% del totale, seguita dalla fascia tra i 15 e i 20 anni, con il 22,2%. Evidentemente, anche questo dato denota la tendenza delle famiglie, in questa fase del ciclo economico, a privilegiare soluzioni per le quali il peso della rata possa gravare il meno possibile sul reddito familiare.
FONTE :  CASA24PLUS

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