giovedì 21 marzo 2013

Via l’IMU dall’80% delle prime case, nuove proposte dal Pd


Via l’IMU dall’80% delle prime case, nuove proposte dal Pd

Esenzione anche per i capannoni delle piccole imprese e credito di imposta per le opere sopra i 5 milioni cantierabili entro sei mesi


14/03/2013 - Eliminare l’Imu, imposta municipale unica, dalle abitazioni principali e dai capannoni delle piccole imprese che pagherebbero un tributo fino a 400 o 500 euro. Ma non solo, perché il programma per il cambiamento, diffuso dal Partito Democratico martedì sul sito ufficiale, si basa anche sul credito di imposta per le opere velocemente cantierabili e sui pagamenti arretrati alle imprese.
Via l’IMU dall’80% delle prime case, nuove proposte dal Pd
Imu
La proposta del Pd si prefigge di correggere l’Imu in modo progressivo. In questo modo l’imposta sulla prima casa verrebbe pagata solo se superiore ai 400 o 500 euro. Continuerebbero invece a versare il tributo gli altri immobili, anche se con qualche differenza.

Il documento propone infatti di considerare alla stregua delle prime case i capannoni, i negozi e gli immobili strumentali delle piccole e medie imprese.

Scarica le proposte


L’idea lanciata nel programma potrebbe risolvere la polemica innescata durante la discussione della Legge di Stabilità 2013. La norma ha stabilito che, a differenza dell’impostazione iniziale, dal prossimo anno il gettito Imu rimarrà nelle casse dei Comuni, che potranno così abbassare le aliquote. La stessa legge ha però lasciato nella competenza esclusiva dello Stato i tributi sugli edifici ad uso produttivo, classificati nel gruppo catastale D. Su questi immobili dovrebbe essere pagata un’imposta con aliquota allo 0,76%, che verrebbe incamerata dallo Stato, più eventuali maggiorazioni deliberate dai Comuni.

La decisione ha suscitato le lamentele degli addetti ai lavori, preoccupati da un ulteriore aggravio ai danni delle imprese, già messe in difficoltà dalla crisi (Leggi Tutto). Si attende quindi di capire in che modo la proposta del Pd potrà tradursi in realtà.

Credito di imposta per l’avvio dei cantieri
Il programma diramato martedì pensa ad una trattativa con l’Unione Europea per un allentamento temporaneo e selettivo del patto di stabilità interno in modo da consentire spese per investimenti produttivi cantierabili nel giro di sei mesi.

In questo modo, nel triennio 2013-2015 1,5 miliardi di euro per l'anno in corso e di 3 miliardi di euro per ciascuno dei due anni successivi dovrebbero essere destinati alla messa in sicurezza di scuole e ospedali, a progetti di recupero ambientale e alla mobilità urbana.

Nell’idea prospettata, lo stanziamento pubblico dovrebbe essere integrato dagli investimenti privati. Per incoraggiarli, il credito di imposta, attualmente previsto per la realizzazione di opere strategiche di importo superiore a 500 milioni di euro, dovrebbe essere esteso a tutti i lavori oltre i 5 milioni.

Ritardo pagamenti
Per saldare i debiti della Pubblica Amministrazione con le imprese che hanno effettuato lavori o fornito servizi, il documento propone l’emissione di buoni del Tesoro pari a 10 miliardi di euro all’anno per cinque anni.
Fonte : Edilportale.com

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