mercoledì 27 marzo 2013

Pagamenti alle imprese senza sforare il limite di deficit del 3%


Pagamenti alle imprese senza sforare il limite di deficit del 3%

Unione Europea: saldo dei debiti delle Amministrazioni possibile senza avvicinarsi troppo alla soglia massima di debito consentita


27/03/2013 - Ancora qualche incertezza sul saldo dei debiti della Pubblica Amministrazione alle imprese. Se da una parte l’Unione Europea fissa qualche paletto all’erogazione dei pagamenti, l’Italia assicura che riuscirà a mettere in circolo le risorse economiche necessarie senza sforare i limiti di debito pubblico consentiti da Bruxelles.
Pagamenti alle imprese senza sforare il limite di deficit del 3%

Sblocco dei pagamenti, gli obiettivi dell’Italia
All’inizio del prossimo mese dovrebbe riunirsi la Commissione che esaminerà la relazione dell’ex premier Mario Monti e del Ministro dell’Economia uscente Vittorio Grilli sull’aggiornamento del Def, Documento di economia e finanza.

Come comunicato durante lo scorso Consiglio dei Ministri, l’Esecutivo mira a varare un decreto contenente misure per immettere nel sistema una liquidità pari a 40 miliardi di euro: 20 miliardi nella seconda parte del 2013 e ulteriori 20 miliardi nel corso del 2014. Risorse che renderebbero possibile il pagamento degli arretrati a molte imprese(Leggi Tutto).

Monti ha però sottolineato che i pagamenti non possono essere erogati subito, ma è necessaria l’approvazione della nota di variazione del Def.

Secondo il documento, presentato in Consiglio dei Ministri, con i pagamenti alle imprese il deficit salirebbe al 2,9%, restando poco al di sotto della soglia massima del 3% concessa dall’Unione Europea.

I limiti dell’Unione Europea
Lo sblocco immediato dei pagamenti alle imprese trova dei limiti non solo nelle considerazioni del Governo, ma anche in quelle dell’Unione Europea. Secondo Bruxelles possono usufruire dell’ammorbidimento delpatto di stabilità (leggi tutto) i Paesi su cui non pende nessuna procedura per debito eccessivo. In Italia, quindi, si potrebbe fare ricorso a questa misura solo dopo la chiusura della procedura.

Come già osservato dal Governo italiano, con il pagamento dei 40 miliardi alle imprese il deficit arriverebbe al 2,9%. Una situazione che, come emerge da fonti di agenzia, l’Unione Europea considera “a rischio”.

Dato che il limite di deficit consentito dall’Ue ammonta al 3%, il pagamento dei 40 miliardi potrebbe infatti rendere più difficile l’archiviazione della procedura per debito eccessivo a carico dell’Italia.

Dello stesso avviso il vicepresidente della Commissione Europea Antonio Tajani, secondo il quale “l'Italia puo' pagare i debiti arretrati contratti dalla pubblica amministrazione verso le imprese ma senza avvicinarsi troppo alla soglia del 3% di deficit”.
Fonte : Edilportale.com

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